Nel suo ultimo post annuale sul blog, Bill Gates ha condiviso alcune riflessioni e audaci previsioni sull’influenza dell’intelligenza artificiale nei prossimi anni. Secondo il co-fondatore di Microsoft, l’IA sta per innescare una rivoluzione che rivoluzionerà profondamente il panorama lavorativo, il settore sanitario e quello dell’istruzione. Nella sua comunicazione, Gates ha anche affrontato temi a lui particolarmente cari, come la sua fondazione, la malnutrizione e l’ambiente.

“L’anno in corso ci ha fornito un’anteprima di come l’intelligenza artificiale plasmerà il futuro, e mentre il 2023 volge al termine, mi concentro sempre di più sul mondo che le generazioni future erediteranno. Nella mia lettera dell’anno precedente, ho condiviso come l’idea di diventare nonno mi ha portato a riflettere sul mondo in cui crescerà mia nipote. Ora, il mio pensiero si rivolge al mondo che lascerà e su come si configurerà nei decenni a venire, quando la sua generazione sarà ai comandi,” afferma il fondatore di Microsoft, Bill Gates.

Gates sostiene che nei Paesi ad alto reddito, come gli Stati Uniti, manchino soltanto 18-24 mesi prima che l’IA sia adottata su vasta scala. Nonostante possa esserci un certo ritardo nell’adozione in alcuni paesi africani, si prevede comunque che livelli simili di utilizzo saranno raggiunti entro circa tre anni.

Per quanto riguarda il mondo del lavoro, Gates ammette di non aver ancora compreso appieno come sfruttare al massimo l’IA. Tuttavia, è certo che questa tecnologia rivoluzionaria agirà sia come sistema autonomo che come “co-pilota” per supportare il lavoro umano in svariati settori.

“Dalla salute globale possiamo trarre importanti insegnamenti su come rendere l’intelligenza artificiale più equa. La lezione chiave è che il prodotto deve essere adattato alle esigenze degli utenti,” dichiara Gates.

Nel settore medico, Gates fa riferimento a vari progetti che stanno sfruttando l’IA per affrontare problematiche come la resistenza agli antibiotici, le gravidanze ad alto rischio e la valutazione del rischio di contrarre l’HIV. Benché gran parte di queste iniziative si trovi ancora in fase preliminare, secondo Gates, i risultati tangibili non tarderanno ad arrivare, con la previsione di assistere a un “boom tecnologico” senza precedenti nell’ambito medico entro la fine del decennio.

Per quanto riguarda l’istruzione, Gates aveva già anticipato che l’IA avrebbe potuto rivoluzionare l’apprendimento personalizzando i contenuti in base allo stile cognitivo di ciascuno studente. Attualmente, definisce gli strumenti educativi basati su IA, attualmente in fase di test, come “straordinari” e destinati a ulteriori miglioramenti. L’aspetto più promettente riguarda la possibilità di adattare questi strumenti per studenti provenienti da background culturali molto diversi.

Dunque per quello che può essere il mio parere, è palese da tempo ormai che sarà una rivoluzione dalle mille sfaccettature. Intanto noi la implementiamo con costanza nelle aziende che seguiamo, semplificando, ed aumentando le prestazioni della parte operativa.

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