Nel contesto della Misura 1.1 “Infrastrutture digitali” promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale, 312 Pubbliche Amministrazioni Centrali (PAC) e Aziende Sanitarie Locali (ASL) italiane hanno partecipato attivamente agli avvisi, mirando a trasferire i loro dati e servizi, in particolare quelli critici e strategici, al Polo Strategico Nazionale (PSN).

Il terzo avviso, concluso il 30 novembre 2023, ha registrato un notevole successo con l’adesione di 144 amministrazioni, ampliando ulteriormente il risultato positivo dei primi due avvisi tenutisi a febbraio e marzo 2023. Questi ultimi hanno coinvolto 37 PAC insieme a 131 ASL e Aziende Ospedaliere.

Le adesioni rientrano nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), costituendo un passo fondamentale verso il raggiungimento dell’obiettivo europeo di migrare almeno 280 Pubbliche Amministrazioni Centrali su un’infrastruttura ad alta affidabilità entro giugno 2026.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha commentato positivamente l’ampia partecipazione, sottolineando il contributo del Governo nel garantire la sicurezza e l’efficienza nella gestione dei dati pubblici critici e strategici.

Il recente avviso ha coinvolto Enti di regolazione dell’attività economica, Enti produttori di servizi economici, Autorità amministrative indipendenti e le Prefetture del Ministero dell’Interno, che hanno scelto di migrare i propri servizi e sistemi seguendo questa iniziativa.

Un altro elemento chiave di questo processo di trasformazione digitale è rappresentato dalla Strategia Cloud Italia, sviluppata congiuntamente dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN). Tale strategia fornisce linee guida strategiche per la migrazione dei dati e dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione verso il cloud. Il piano prevede di accompagnare circa il 75% delle PA italiane nella migrazione entro il 2026, in linea con gli obiettivi del PNRR.

Inoltre, le scuole italiane stanno anche facendo passi significativi verso la migrazione al cloud, e lo conferma il fatto anche degli enti pubblici che abbiamo recentemente digitalizzato.

Secondo gli ultimi dati, sono stati messi a disposizione delle scuole italiane 60 milioni di euro: 40 milioni per supportare gli istituti nell’importante percorso della migrazione al cloud qualificato dei servizi scolastici, mentre altri 20 milioni sono dedicati al miglioramento dell’esperienza dei cittadini nell’utilizzo dei servizi pubblici, nello specifico attraverso l’aggiornamento dei siti web istituzionali scolastici. Inoltre, un avviso PA digitale per le scuole finalizzato all’implementazione di un Piano di migrazione al cloud (comprensivo delle attività di assessment, pianificazione della migrazione, esecuzione e completamento della migrazione, formazione) delle basi dati e delle applicazioni e servizi dell’amministrazione è stato pubblicato sul sito PA Digitale 2026. Questo rappresenta un passo importante verso l’obiettivo di una completa digitalizzazione del sistema scolastico italiano.

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